Partiamo da frutta e verdura. Ecco, in tanti la mettono in frigorifero e questo non è sbagliato. E’ sbagliato, però, tenerli dove si preferisce. Questi alimenti, infatti, vanno nel cassetto apposito del frigo dove la temperatura è a +6 gradi. Non altrove. Latte e uova, invece, nei ripiani che troviamo sulla porta. Lì, la temperatura è compresa tra i 6° e i 10°C . Più o meno, possiamo conservare le uova per un mese: salvo diverse indicazioni riportate sulla confezione.
Poi, ci sono dei cibi che possono, sì, stare in frigo, ma non per tutto il tempo che vogliamo. Ad esempio, i formaggi vanno in alto, ma non in cima. Ma possono essere conservati per circa 3 giorni. Per averli a disposizione un po’ in più, magari, avvolgeteli nella pellicola trasparente. Nel ripiano più basso del frigorifero, invece, ci vanno carne e pesce: lì abbiamo una temperatura compresa tra 0 e 4 gradi. Possono stare lì per 3 giorni al massimo; poi, come vi accorgerete, cominceranno a cambiare colore e ad emanare un cattivo odore. A quel punto, non potrete consumarli più.
- Il Sale per Lavastoviglie è costituito da cloruro di sodio, il medesimo composto chimico che si trova nel sale da cucina e in quello marino. Questi due prodotti, tuttavia, non possono essere considerati come sostitutivi dell' additivo per lavastoviglie dal momento che quest'ultimo è caratterizzato da una specifica formula che lo rende del tutto privo del ferro e dei carbonati che le altre tipologie di sale invece contengono. Tali composti incrementano la durezza dell'acqua, e possono arrivare a danneggiare la lavastoviglie.
- In realtà il Sale per Lavastoviglie non entra direttamente nel ciclo di lavaggio (qualcuno forse vuole dei piatti salati?), ma al contrario scorre attraverso l' addolcitore per poi andare a finire nelle acque di scarico.
- Il funzionamento del Sale per Lavastoviglie avviene in questo modo: il prodotto rifornisce di sodio le cosiddette 'resine di scambio ionico' che si trovano nell'addolcitore. Rigenerate da questi apporti, le resine sono in grado di svolgere al meglio la loro funzione di attirare e intrappolare gli ioni di magnesio e di calcio responsabili della durezza dell'acqua.
Un elettrodomestico, per funzionare al meglio e per far si, che possa durare il maggior numero di tempo possibile deve essere ben tenuto. Pulizia con prodotti specifici che possano essere naturali o chimici, manovre di manutenzione, sono solo alcune delle mosse da attuare affinché il vostro elettrodomestico abbia una vita longeva e che vi permetta di risparmiare soldi in termini di manutenzione o acquisti non programmati.
Uno degli elettrodomestici la cui manutenzione può essere fatta con metodi fai da e è sicuramente il freezer, .
Uno dei problemi che maggiormente affligge questo elettrodomestico è sicuramente, l’eccessiva presenza di ghiaccio che si può formare al suo interno.Con poche semplici mosse potrete dunque evitare questa formazione di ghiaccio, sbrinandolo addirittura senza spegnere il frigorifero. Vediamo come è possibile fare tutto ciò.
Partiamo dicendo che il freezer per funzionare correttamente non deve presentare eccessivo ghiaccio sulle pareti laterali. Tale condizione infatti potrebbe danneggiare le parti dell’elettrodomestico intaccando così irrimediabilmente la resistenza ed il termostato.
Molte persone sono tuttavia un po’ scettiche ad eseguire questo intervento di manutenzione, che a dir la verità dovrebbe essere effettuato con una certa periodicità, e questo perchè non intendono spegnere l’elettrodomestico totalmente, ma come accennato poco fa è possibile eseguire questa manovra lasciando l’elettrodomestico acceso.
Il miglior modo? Il fai da te
Possiamo distinguere due metodi molto efficaci che consentono di ripulire il freezer mantenendo nel contempo attivo il frigorifero. In entrambi casi il congelatore deve essere completamente svuotato da tutti gli alimenti che sono conservati all’interno. In questo caso la pulizia deve avvenire in maniera celere, altrimenti si potrebbero scongelare i cibi, quindi bisogna ricordare di lasciare il freezer completamente vuoto.
Il primo metodo consiste in alcune fasi che potremmo sintetizzare in questo modo:
- scaldare delle pentole di acqua, e quando giungono all’ebollizione, devono essere messe all’interno del congelatore e poi richiuderlo. Grazie al calore del vapore sprigionato dall’acqua, farà si che il ghiaccio si sciolga in poco tempo.
- Attendere dai 10 ai 15 minuti per riaprire il freezer e cominciare a raccogliere i pezzi di brina ormai staccatisi dalle pareti e metterli nella vaschetta del lavandino.
- Una volta terminata questa operazione, si possono riposizionare gli alimenti che erano stati messi fuori.
Il secondo metodo, è ancora più semplice del precedente, esso consiste nel mantenere aperto per un tempo ragionevole lo sportello del freezer soprattutto se la temperatura esterna è molto calda. Grazie a questo approccio si assisterà allo scioglimento naturale di tutto il ghiaccio senza il minimo sforzo. Ottenuto ciò, si dovrà provvedere a ripulire completamente il tutto e a risistemare gli alimenti tolti in precedenza.